È volato in cielo un amico, un servitore dello stato, un archeologo subacqueo di fama mondiale, uno scrittore di archeologia, un paletnologo, un grande lavoratore, un vulcano di idee, un uomo integerrimo, un grande amante del mare, Assessore alla cultura della Regione Sicilia, Sovrintendente del mare della Regione Sicilia, Presidente dell’Accademia Internazionale della Attività subacquee, Tridente d’oro. Ispettore archeologo presso il Museo Nazionale Preistorico Etnografico Luigi Pigorini. Ha effettuato scavi archeologici in Turchia, Iraq, Pakistan e tanti altri paesi. In Italia ricordiamo: Selinunte, Vivara, Egadi, Pantelleria con molti lavori che hanno messo in luce aree archeologiche eccezionali, Eolie con 4 navi scoperte integre e denominate Panarea 1, 2, 3 e 4. A lui si deve anche il trattato internazionale sfociato nella Convenzione UNESCO 2001 sulla protezione del patrimonio culturale subacqueo. Tutto questo è stato Sebastiano Tusa.
Ancora non posso crederci!! Aveva vinto la battaglia contro una brutta malattia ed è morto per un aereo malfunzionante. Non sarà possibile dimenticare e sostituire Sebastiano Tusa. Era “un servitore dello Stato”, come amava definirsi. È riuscito ad effettuare ricerche archeologiche subacquee trovando fondi fuori dall’Italia, grazie al suo carisma e alle sue grandi doti di studioso.
Ancora non posso crederci!! Aveva vinto la battaglia contro una brutta malattia ed è morto per un aereo malfunzionante. Non sarà possibile dimenticare e sostituire Sebastiano Tusa. Era “un servitore dello Stato”, come amava definirsi. È riuscito ad effettuare ricerche archeologiche subacquee trovando fondi fuori dall’Italia, grazie al suo carisma e alle sue grandi doti di studioso.
Gaeta: elmo montefortino e rostro |
direttore dell’EPT di Trapani. Nel 1984 invitai a questi Convegni internazionali, anche il subacqueo Cecè Paladino che sapevo aveva recuperato in mare, insieme a Claudio Ripa (Tridente d’Oro 1961 e 2002), ben 150 ancore in piombo antiche romane.
In quegli anni Sebastiano si occupava soprattutto di paletnologia. Mi fa piacere ricordare i partecipanti dei convegni, tra cui molti Tridenti d’Oro e con i quali sono sempre rimasta in contatto. Nel 1° Convegno del 1984, i cui atti furono stampati da Sicilia Archeologica, diretta da Vincenzo Tusa, padre di Sebastiano, erano presenti oltre a me nella veste di organizzatrice, Sebastiano Tusa (Tridente d’Oro 2004), Vincenzo (Cecè) Paladino (Tridente d’Oro 1972), Marco Bonino, Carmela Angela di Stefano, Alice Freschi, Piero A. Gianfrotta (Tridente d’Oro 1992), Rossella Giglio, Luigi Griva, Costantino Meucci, Piero Pruneti (Tridente d’Oro 2001) Gianfranco Purpura, Edoardo Riccardi, Francesco Paolo Rizzo, Honor Frost (Tridente d’Oro 1985), Gerhard Capitan, Gaetano Cafiero, moderatore (Tridente d’Oro 1982). Nel 2° Convegno, i cui atti furono stampati dalla Libreria Internazionale Il Mare (Academy Award 2016) erano presenti: Giulia D’Angelo, organizzatrice (Tridente d’Oro 1999), Claudio Mocchegiani Carpano (Tridente d’Oro 1996), Benita Sciarra Bardaro, Francesco Paolo Arata, Gianfranco Purpura, Carmela Angela Di Stefano, Costantino Meucci, Rossella Giglio, Enrico Ciabatti, Edoardo Riccardi, Francesco Paolo Rizzo, Marco Bonino, Maurizio Ascani, Piero A. Gianfrotta (Tridente d’Oro 1992), Alice Freschi, Sebastiano Tusa (Tridente d’Oro 2004), Luigi Fozzati (Tridente d’Oro 2010), Elisha Linder (Tridente d’Oro 1989), Lars Ake Kvarning, Luigi Griva. Con questi convegni cercavamo di inviare dei messaggi affinché i politici siciliani capissero l’importanza del ritrovamento delle navi che parteciparono alla prima guerra punica e alla Battaglia delle Egadi.
Ustica, Accademy Award alla Libreria il Mare |
Nessuno di loro però, ci prese in seria considerazione. Mi rivolsi allora ad una ditta privata la Mediterranean Survey Service, diretta da Albano Trombetta, ingegnere, aveva lavorato con Cousteau sul relitto del Grand Conglouè a Marsiglia. Con Albano, andai ad intervistare Cecè Paladino nella sua villa di Palermo per ottenere maggiori informazioni. L’intervista fu utile ad un gruppo di Ammiragli della Marina Italiana che si misero a studiare le varie ipotesi sulle rotte delle navi Cartaginesi. Secondo Polibio, la flotta partì da Cartagine, si fermò a Marettimo (l’Isola Sacra) per proseguire e portare i rifornimenti ai connazionali che si trovavano ad Erice, assediata dai romani. Ma malgrado l’impegno e gli studi effettuati, anche la MSS non riuscì a trovare i fondi per la ricerca, quindi fummo costretti in quegli anni a soprassedere. Per un periodo di tempo ci perdemmo di vista con Sebastiano. Ci incontrammo qualche anno dopo a Ustica, per la commemorazione del padre Vincenzo Tusa e poi a Palermo insieme all’archeologo subacqueo israeliano Elisha Linder, con il quale ero diventata amica. Ci ritrovammo di nuovo a Favignana per la Nuova Settimana delle Egadi voluta dal Sindaco Giuseppe Pagoto, organizzata ancora da me e Maria Guccione.
Intanto, dopo anni di oblio della Regione Siciliana, finalmente nel 2005, Sebastiano, che amava
profondamente il mare e si occupava con passione di archeologia subacquea, tanto da essere nominato Soprintendente del Mare della Regione, trovò l’aiuto di George Bass, il papa dell'archeologia subacquea nel mondo. Il grande archeologo americano, mise in contatto Sebastiano con la RPM Nautical Foundation. Senza spendere neppure un soldo della Regione Sicilia e dello Stato Italiano, in collaborazione con William M. Murray ed altri archeologi, effettuò con la nave oceanografica americana Hercules, le ricerche nel mare delle Egadi, in prossimità di Levanzo, così come ci aveva indicato Cecè Paladino. Grazie all’attività di Sebastiano e dei suoi collaboratori, tra cui Adriana Fresina (l’attuale Soprintendente del Mare della Regione Sicilia), Salvo Emma, suo braccio destro, Alessandra De Caro e tanti altri, negli ultimi anni sono stati individuati ben 20 rostri appartenuti alle flotte cartaginesi e romane, con altri importanti reperti. Tra questi uno cartaginese, in particolare, è stato inviato da Sebastiano a Roma presso l’istituto Superiore per il restauro, dove Barbara Davidde e i suoi collaboratori stanno provvedendo al restauro e alla identificazione delle scritte. Finalmente si è ritrovato il luogo esatto della Battaglia e, a Favignana, Sebastiano ha fondato un museo che la ricorda. Mi ha invitato a Favignana in occasione del convegno “La Battaglia delle Egadi” organizzato a novembre del 2015. Precedentemente ci eravamo ritrovati a Gaeta con Claudio Mocchegiani Carpano e altri archeologi per un incontro voluto dal Colonnello della Guardia di Finanza Marcello Marzocca, nell’ambito del Premio internazionale dell’Editoria del Mare, organizzato da Marco Firrao per la Libreria Il Mare. Sebastiano per l’occasione, aveva accettato di inviare tre dei rostri ritrovati alle Egadi, perché, come ha scritto “È doveroso che questa storia ritrovata sia a disposizione di tutti. È quello che vogliamo Intanto, dopo anni di oblio della Regione Siciliana, finalmente nel 2005, Sebastiano, che amava
Favignana, Museo ex-Stabilimento Florio |
Ritrovamento rostro numero 19 |
I nostri incontri proseguirono a Roma presso la Libreria Internazionale Il Mare con la presentazione, a cura di Marco Firrao, di numerosi suoi libri pubblicati per i tipi delle Edizioni di Storia e Studi Sociali di Giovanna Corradini, con sede a Ragusa, tra cui I popoli del Grande Verde-Il Mediterraneo al tempo dei Faraoni, Primo Mediterraneo, Roma e il mare, In viaggio tra Mediterraneo e Storia, Viaggio nell’ antica Roma, Storia dei Mediterranei, tutti presentati da Pippo Cappellano (Tridente d’Oro1983). https://www.ilmare.com/search.php?a=1&q=&qa=Tusa&qt=3.
Purtroppo non ha potuto scrivere la storia di Gaio Lutazio Catulo, il comandante della flotta romana che sconfisse quella Cartaginese di Annone, che la Libreria Internazionale Il mare avrebbe pubblicato. Tre anni fa, avevamo messo a punto con Sebastiano la possibilità di effettuare una grande mostra a Roma, con il contributo di: Marco Firrao, Marco Merlini, Riccardo Bizziccari, Luca e
Amsterdam, Mirabilia Maris |
Finalmente dopo tre anni di ricerche, ho comunicato a Sebastiano che avevamo trovato un luogo adatto, con l'aiuto del primo Municipio di Roma e una ditta per la ricerca degli sponsor.
mappa dei siti archeologici della sicilia |
Ancora oggi non voglio crederci e penso in continuazione a lui e a Valeria che dovrà subire tutte le pratiche burocratiche: un calvario che sembra debba durare a lungo.
Libreria Il Mare: Sebastiano, Valeria Livigni, Pippo Cappellano |
La Regione Siciliana in suo onore deve proseguire il lavoro di Sebastiano Tusa anche con l’aiuto di tutti noi.
Giulia D’Angelo
Le fotografie sono il mio ricordo dell’immenso Seba
Ricordiamo che domani lunedì 18 marzo alle ore 9,30 il vescovo, mons. Pietro Maria Fragnelli, nella chiesa del Collegio dei gesuiti di Trapani presiederà una celebrazione eucaristica in suffragio di Sebastiano Tusa.
Di seguito alcuni Link su Sebastiano Tusa e sulla Battaglia delle Egadi
https://www.youtube.com/watch?v=NlnQN9gnRTw&feature=em-uploademail
https://www.youtube.com/watch?v=u9wTW8eUI2g
https://www.youtube.com/watch?v=XB__eWBdSC0&t=54s
https://www.youtube.com/watch?v=i6iTkCZ4t6k
https://www.youtube.com/watch?v=aDN--8NIc1U testamento culturale Tusa
https://www.youtube.com/watch?v=J7YFjfhGGwk Video di Favignana su battaglia delle Egadi
https://www.youtube.com/watch?v=2m73lv0BumA Esposizione mostra a Favignana
https://www.youtube.com/watch?v=w9z-QTCQ8GI con Mocchegiani
https://www.youtube.com/watch?v=sKoD_uv9Om0 Ricerche in mare dei rostri nel 2017
https://www.youtube.com/watch?v=UNf5z3T5tog