Come recita l’antica saggezza popolare, non c’è due senza tre. Allora affrettatevi a
telefonare in libreria 063612091 per fare la vostra prenotazione, perché
mercoledì primo febbraio, – a proposito, ricordatevi, questo 2012 è
bisestile – inizia il terzo corso di cucina “Te lo cucino io il Pesce!”
tenuto dall”Excutive Chef Antonio Bonamini. Le lezioni sono quattro di tre ore il mercoledì dalle 18.30 alle 21.30 con “paellata” finale.
Ecco il calendario e gli argomenti trattati:
Mercoledì 1 febbraio: Scelta del pesce, pulizia, filettatura, marinatura, carpacci, tartare e antipasti.
Mercoledì 8 febbraio: Primi piatti e zuppe.
Mercoledì 15 febbraio: Secondi piatti: pesce al forno, al vapore e finger food. Cucine regionali (Puglia, Sicilia, Campania, Sardegna, Lazio).
Mercoledì 22 febbraio: Cucina internazionale: paella e sushi e cena in libreria.
Alla fine del corso verrà rilasciato un attestato di partecipazione dalla Federazione Nazionale Personal Chef.
Antonio prenderà per mano gli allievi, non più di otto o dieci, per svelare i suoi segreti sulla cucina internazionale e quella regionale. Dalla scelta del pesce alla preparazione della paella al sushi, dai primi piatti e dalle zuppe, al pesce cotto a vapore passando per la preparazione dei Finger Food di cui è maestro. Il corso è tenuto in collaborazione con la Federazione Nazionale Personal Chef, con la famosa pescheria romana Megliofresco e con Le Creusette l’altrettanto famosa linea di pentole in ghisa.
Antonio è stato per noi una piacevole, casuale, scoperta. Da circa due anni gli eventi organizzati in libreria si chiudono con la degustazione dei suoi Finger Food. Sicuramente Antonio, una decina di anni fa, è stato tra i primi in Italia a sperimentare questi piccoli bocconcini e a specializzarsi nella loro preparazione seguendo l’antica tradizione anglosassone.
Ma il suo tocco, personalissimo, sta nel creare dei micro piatti ispirandosi e rivisitando la nostra cucina tradizionale. Un esempio per tutti, la matriciana con il guanciale croccante! Antonio, romano di Roma, ha sessantanni, ma non li dimostra per niente, una grande passione per la cucina trasmessa dalla madre, da giovanissimo ha iniziato a trafficare tra i fornelli, la prima volta che ha cucinato la caponata l’ha subito azzeccata proprio perché aveva davanti agli occhi i gesti della madre.
Anche se ha seguito diversi corsi di cucina, è sicuramente un autodidatta che ha sperimentano molto sempre alla continua ricerca degli ingredienti giusti per le sue creazioni. Si vanta di avere scoperto lo spumante Ferrari quando gli altri pensavano fosse una macchina e di essere stato tra i primi a usare il lardo di colonnata. Piatto dopo piatto, cena dopo cena, a inizio duemila il grande salto, abbandona il suo lavoro di rappresentate di abbigliamento femminile, e si dedica anima e cuore alla sua grande passione: diventa così personal chef quando ancora questa attività era sconosciuta ai più.
Ora
organizza, con la sua “brigata”, sia piccoli che grandi eventi anche per
trecento persone.
Di fatto si è creato una nicchia di mercato fatta da una clientela molto esigente che richiede qualità e professionalità. Il suo vanto principale è quello della ricerca del meglio, tra i suoi fornitori La Tradizione, ritenuta una delle dieci gastronomie più importanti al mondo dove si può scegliere tra oltre trecento varietà di formaggi, per il pesce un porto sicuro lo trova ovviamente da Megliofresco. La sue regola numero uno è “prima di tutto la qualità”. Il primo approccio con il cliente è il sopralluogo nella sua casa per verificare che sia organizzato per il tipo di cena che ha richiesto. Ha molta attenzione per la cucina tradizionale però
coniugata sapientemente con l’innovazione per adattare
vecchie ricette ai gusti dell’oggi. Giudica i piatti tradizionali sia
nazionali che regionali delle icone sacre, da rispettare anche il suo
più grande piacere è quello di riuscire a personalizzarle.
Ma la preparazione dei Finger Food è il genere che gli ha dato le maggiori soddisfazioni, dove senza tema di smentite, dichiara di essere stato uno tra i primissimi in Italia, seguendo gli esempi dei grandi chef, a proporli circa sei anni fa. Il suo piatto principe? La paella, risponde convinto, un piatto che gli è sempre piaciuto per i colori, i profumi, i sapori. Insomma un piatto bello a vedersi e allegro.
Rimanendo invece nella tradizione mette al primo posto la matriciana con il guancialino croccante, un segreto carpito al suocero. Antonio si augura con questo corso di trasferire ai partecipanti oltre alle nozioni e alle ricette soprattutto emozioni, convinto com’è che i piatti nascono primo di tutto dalla fantasia di ciascuno di noi.
Per chiudere una notizia che lo ha riempito di gioia. Da quest’anno, e per la prima volta, è stato inserito nella Guida del Gambero Rosso alla voce Catering. Bravo Antonio!
Ma. Bi.
Ecco il calendario e gli argomenti trattati:
Mercoledì 1 febbraio: Scelta del pesce, pulizia, filettatura, marinatura, carpacci, tartare e antipasti.
Mercoledì 8 febbraio: Primi piatti e zuppe.
Mercoledì 15 febbraio: Secondi piatti: pesce al forno, al vapore e finger food. Cucine regionali (Puglia, Sicilia, Campania, Sardegna, Lazio).
Mercoledì 22 febbraio: Cucina internazionale: paella e sushi e cena in libreria.
Alla fine del corso verrà rilasciato un attestato di partecipazione dalla Federazione Nazionale Personal Chef.
Antonio prenderà per mano gli allievi, non più di otto o dieci, per svelare i suoi segreti sulla cucina internazionale e quella regionale. Dalla scelta del pesce alla preparazione della paella al sushi, dai primi piatti e dalle zuppe, al pesce cotto a vapore passando per la preparazione dei Finger Food di cui è maestro. Il corso è tenuto in collaborazione con la Federazione Nazionale Personal Chef, con la famosa pescheria romana Megliofresco e con Le Creusette l’altrettanto famosa linea di pentole in ghisa.
Antonio è stato per noi una piacevole, casuale, scoperta. Da circa due anni gli eventi organizzati in libreria si chiudono con la degustazione dei suoi Finger Food. Sicuramente Antonio, una decina di anni fa, è stato tra i primi in Italia a sperimentare questi piccoli bocconcini e a specializzarsi nella loro preparazione seguendo l’antica tradizione anglosassone.
Ma il suo tocco, personalissimo, sta nel creare dei micro piatti ispirandosi e rivisitando la nostra cucina tradizionale. Un esempio per tutti, la matriciana con il guanciale croccante! Antonio, romano di Roma, ha sessantanni, ma non li dimostra per niente, una grande passione per la cucina trasmessa dalla madre, da giovanissimo ha iniziato a trafficare tra i fornelli, la prima volta che ha cucinato la caponata l’ha subito azzeccata proprio perché aveva davanti agli occhi i gesti della madre.
Anche se ha seguito diversi corsi di cucina, è sicuramente un autodidatta che ha sperimentano molto sempre alla continua ricerca degli ingredienti giusti per le sue creazioni. Si vanta di avere scoperto lo spumante Ferrari quando gli altri pensavano fosse una macchina e di essere stato tra i primi a usare il lardo di colonnata. Piatto dopo piatto, cena dopo cena, a inizio duemila il grande salto, abbandona il suo lavoro di rappresentate di abbigliamento femminile, e si dedica anima e cuore alla sua grande passione: diventa così personal chef quando ancora questa attività era sconosciuta ai più.
Antonio con una “allieva” |
Di fatto si è creato una nicchia di mercato fatta da una clientela molto esigente che richiede qualità e professionalità. Il suo vanto principale è quello della ricerca del meglio, tra i suoi fornitori La Tradizione, ritenuta una delle dieci gastronomie più importanti al mondo dove si può scegliere tra oltre trecento varietà di formaggi, per il pesce un porto sicuro lo trova ovviamente da Megliofresco. La sue regola numero uno è “prima di tutto la qualità”. Il primo approccio con il cliente è il sopralluogo nella sua casa per verificare che sia organizzato per il tipo di cena che ha richiesto. Ha molta attenzione per la cucina tradizionale però
Ma la preparazione dei Finger Food è il genere che gli ha dato le maggiori soddisfazioni, dove senza tema di smentite, dichiara di essere stato uno tra i primissimi in Italia, seguendo gli esempi dei grandi chef, a proporli circa sei anni fa. Il suo piatto principe? La paella, risponde convinto, un piatto che gli è sempre piaciuto per i colori, i profumi, i sapori. Insomma un piatto bello a vedersi e allegro.
Rimanendo invece nella tradizione mette al primo posto la matriciana con il guancialino croccante, un segreto carpito al suocero. Antonio si augura con questo corso di trasferire ai partecipanti oltre alle nozioni e alle ricette soprattutto emozioni, convinto com’è che i piatti nascono primo di tutto dalla fantasia di ciascuno di noi.
Per chiudere una notizia che lo ha riempito di gioia. Da quest’anno, e per la prima volta, è stato inserito nella Guida del Gambero Rosso alla voce Catering. Bravo Antonio!
Ma. Bi.