Arturo Scarci |
“Meglio fresco” campeggia invece sull’insegna della pescheria del romano quarantasettenne Arturo Scarci. Una massima solo apparentemente ovvia e scontata perché trasformata invece in un marchio di fabbrica che il prossimo 29 novembre compie un anno. Ne parliamo perché parte del successo del corso di cucina tenuto dallo chef Antonio Bonamini “Te lo cucino io il pesce!” che abbiamo tenuto in libreria è sicuramente da attribuire alla qualità del pesce che Arturo, come sponsor, ci ha fornito.
La saga della sua famiglia ha le radici negli anni 40 quando il nonno da Taranto si trasferisce a Roma e avvia punti vendita, “banchi del pesce”, nei mercati rionali storici di Roma.
Marialaura Sales Scarci |
Un lavoro di sacrificio H24, come lui stesso tiene a precisare, “una scommessa dove abbiamo messo in gioco tutta la nostra storia!”
La pescheria “Meglio fresco” in via di Boccea, a Roma, oltre al banco del pesce che hanno conservato al vicino mercato rionale, dà lavoro a tredici persone compresa la famiglia composta dalla sorella di Arturo, da sua moglie Marialaura, e dal cognato, una vera e propria media impresa.
Un negozio, moderno, completamente climatizzato che subito affascina con il banco per l’esposizione del pesce lungo quasi dieci metri oltre alle dieci vasche indipendenti per le ostriche e i frutti di mare collegate con l'impianto interno di depurazione e di rifinitura con un ciclo che dura circa 6 ore. L’impianto elimina anche la carica batterica dalle ostriche e dai frutti di mare con lampade a raggi ultravioletti e con l’immissione della giusta quantità di ozono, pronti per essere cucinati o mangiati crudi.
Al centro, una larva di anisakis nelle viscere di un merluzzo |
Sui menù dei ristoranti deve essere indicato sempre l’uso di prodotto congelato per piatti di pesce crudo. Paradossalmente questa legge non piace ai consumatori che considerano il pesce congelato un prodotto di seconda qualità rispetto al fresco, così i ristoranti non indicano facilmente sui menù che il sushi è fatto con pesce congelato. La questione però non riguarda solo il sushi, ma anche alici, aringhe e sgombri serviti crudi marinati e il pesce affumicato a freddo. Individuare il parassita è semplice perché le larve sono visibili ad occhio nudo, come si può vedere nella fotografia fatta a un merluzzo proprio nella pescheria “Meglio fresco”.
Carpaccio di baccalà marinato |
Vasche di depurazione |
Negli anni novanta, si è assistito alla diffusione del pesce crudo favorita anche dalla presenza sempre più numerosa dei take away dei sushi bar. E alcuni piatti di pesce crudo, come ad esempio il capriccio o la tartare di tonno, si sono diffusi ovunque tanto che la ricerca del crudo non è più moda passeggera, ma abitudine radicata. Questa nuova tendenza ha portato i ristoranti a formulare proposte sempre più articolate così da arrivare a soluzioni innovative con piatti di nuova concezione di indubbio interesse gastronomico.
Ostriche e frutti di mare |
Un capitolo a parte poi è dedicato alle selezione di ostriche. Con Arturo abbiamo fatto una ideale classifica, al primo posto abbiamo posto la più grande, la Tarbouriech famosa per il modo di allevamento, la tecnica di collaggio delle ostriche una per una, sopra una corda, nella laguna di Thau, Francia mediterranea, rinomata per l’eccezionale ricchezza delle acque. Subito dopo la Marquise de Bousonge allevata in vivai in mare aperto nel bacini di Marennes-Oléron e poi trasferite in pozze d’acqua chiamate claires, dove una piccola alga conferisce la loro particolare colorazione verde.
Infine la Marie Morganes un ostrica speciale che cresce in Irlanda e viene poi trasferita e affinata in Bretagna. Chiamate anche le ostriche della leggenda, le fate d’acqua che rapivano i loro amanti, pescatori e marinai, per portarli a vivere nel loro castello sottomarino.
Cos’altro dire di “meglio fresco” se non “bravissimo!”
Ma. Bi.