nella narrazione avvincente vivendo insieme a lui gli incontri con i delfini e il ritrovarsi in mezzo al
mare sotto il sole e la luna con le stelle. Sembrerebbe di arrivare alla fine del viaggio in mare, tranquillamente, ma in una terribile notte, il sogno si infrange e a causa di una rottura imprevista di un pezzo d’acciaio, è costretto a chiedere aiuto e ad affondare la sua barca Tarabaralla, non più governabile. Un’esperienza così potrebbe far decidere chi l’ha subita, di chiudere con il mare e i suoi pericoli. Ma Salvatore Mantaci è un uomo molto tenace e determinato. Tornato a Milano, con l’aiuto della moglie, cerca un lavoro di insegnante. Si trova a suo agio con i ragazzi moderni e ci fa vivere con lui l’esperienza dell’insegnamento, facendoci scoprire, al di la dei luoghi comuni degli “anziani”, quanto i giovani abbiamo bisogno di chi li capisca e li consideri delle persone . Con loro, questo bravissimo autore, ha uno scambio culturale di alto livello. Però l’amore per il mare non lo ha abbandonato, anzi è più forte di prima. Insieme alla famiglia sceglie e compra un’altra barca a vela che chiama Calypso, come la ninfa del mare che fece innamorare Odisseo. Con lei riprende a navigare a sognare. Un libro da leggere che la Libreria Internazionale il Mare ha presentato, poco tempo fa, proprio per la sua particolarità.
Giulia D’Angelo
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