Il Mausoleo di Augusto lo vedo almeno un paio di volte al giorno, si trova dove fu costruito più di 2000
anni fa. Certo è giunto ai giorni nostri un po’ maltrattato e appare
completamente spoglio. Però l’aspetto che aveva all’epoca di Augusto si può
ricostruire in base alle descrizioni, e in particolare a quella del greco
Strabone che ce lo descrive come si vede nell’immagine a sinistra.
Il
più notevole [tra i monumenti] è il cosiddetto Mausoleo, un grande tumulo di
terra, innalzato presso al fiume [Tevere] sopra un’alta base rotonda di marmo
bianco, tutto ombreggiato da alberi sempre verdi, fino alla cima, sulla quale
era la statua di Cesare
Augusto, in bronzo dorato. E sotto quel tumulo vi erano le celle sepolcrali
di lui, dei suoi parenti e degli amici più intimi. Dietro c'è un grande bosco
sacro che offre splendide passeggiate. Nel mezzo del campo c'è un recinto,
sempre di marmo bianco, costruito intorno al crematorio di Augusto, che ha una
balaustra circolare in ferro ed all'interno ci sono dei pioppi.
Ha un diametro di circa 87 metri (300 piedi romani) ed è il più grande
sepolcro circolare conosciuto; infatti il Mausoleo di Adriano, Castel
Sant’Angelo, ha un diametro di soli 64 metri. Svetonio racconta che Augusto in
Egitto aveva visitato la tomba di Alessandro Magno e probabilmente si ispirò ad
essa per la
costruzione della tomba, che doveva ospitare la sua famiglia e i suoi
successori. All’esterno si presentava come una serie di cilindri sovrapposti
rivestiti da lastre di travertino e coperti fino alla cima da alberi
sempreverdi, mentre sulla sommità c’era la statua di Augusto. Al centro si
apriva una porta preceduta da una breve scalinata e fiancheggiata da due
pilastri sui quali c’erano le tavole di bronzo con incise le Res Gestae (l’autobiografia
dello stesso imperatore); accanto
c’erano due
obelischi di granito rosa,
alti quasi 15 metri e senza epigrafe.
Il Mausoleo prima del 1936 |
e non furono istallati da Augusto, ma sono di produzione romana e furono innalzati forse da Domiziano, che era devoto ai culti egizi (al suo nome sono legati gli obelischi ora a Piazza Navona e Villa Celimontana) e pensava di essere sepolto in questo mausoleo, come suo padre Vespasiano. Ma torniamo al mausoleo: dopo aver percorso la breve scalinata dalla quale si accedeva al monumento, varcata la porta posta al centro, si entrava in un lungo corridoio al termine del quale si giungeva ad una cella di forma circolare con tre nicchie rettangolari, dove si trovavano le tombe della famiglia imperiale, ed al centro un grande
pilastro cilindrico contenente una stanzetta quadrata:
probabilmente la tomba di Augusto, dove venne sepolto nel 14, seguito a breve da Druso Minore, e
successivamente da Germanico, Livia e Tiberio. Svetonio racconta che
il corpo di Augusto venne trasportato da Nola (dove morì) a Bovillae e poi a Roma. Ebbe due orazioni funebri: una di Tiberio davanti al tempio
del Divo Giulio, l’altra di Druso, il figlio di
Tiberio, dall’alto dei rostri antichi. Subito dopo i
senatori lo portarono a spalla fino al Campo Marzio dove venne
cremato. Un vecchio pretoriano giurò di aver visto salire al cielo il fantasma
di Augusto, subito dopo la sua cremazione. I personaggi più influenti dell’ordine equestre, in tunica, senza
cintura, a piedi nudi, deposero i suoi resti nel mausoleo a lui dedicato e
successivamente aprirono i boschetti e le
passeggiate da cui era circondato per
permettere al pubblico la visita della sua tomba. In seguito anche le
ceneri dei suoi successori, della dinastia
giulio-claudia, vennero qui deposte. Non sappiamo se Vespasiano e Claudio vennero sepolti qui (il primo probabilmente venne tumulato
nel tempio dei Flavi con i figli). Caligola posò le
ceneri della madre Agrippina e dei
fratelli Nerone
Cesare e Druso Cesare; in seguito vi
furono portati i resti dell'altra sorella, Giulia Livilla, di Drusilla e di Caligola
stesso. Nerone, come in
precedenza la figlia di Augusto, Giulia maggiore, venne escluso dalla tomba dinastica e
messo nel mausoleo
della famiglia paterna, i Domizi Enobarbi. L’ultimo ad
essere seppellito all’interno del Mausoleo fu Nerva, nel ’98. Dopo essere stato abbandonato e saccheggiato in epoca
medievale, il mausoleo subì numerose trasformazioni. Fu usato come fortezza
dalla famiglia Colonna (XII secolo), come giardino, come anfiteatro nel XVIII
secolo e, infine, come teatro e sala da concerto agli inizi del 900.Negli anni 1936-1938, con la demolizione del quartiere circostante e la realizzazione della Piazza Augusto Imperatore, il mausoleo fu restaurato e riportato all’aspetto simile all’originario. Oggi si sta finalmente procedendo ad una operazione di restauro altamente sofisticata che riporterà ai giusti livelli di considerazione e rispetto storico uno dei più importanti monumenti dell’impero romano.
Giancarlo
Pavia