Un’immersione nel XII secolo e miliardi di pezzi di plastica, un trittico molto particolare da non perdere

Il primo ha un titolo molto intrigante Il Mediterraneo al tempo di al-Idrisi e il sottotitolo, Relazioni tra Nord e Sud, Oriente Occidente, fa subito capire che si tratta di un’immersione nel XII secolo quando al-Idrisi si espresse con il suo impegno di geografo per investigare su quei tempi complessi. Il libro è l’insieme di sette saggi storici scritti da Rossana Barcellona, Carlo Ruta, Teresa Sardella, Francesco Tiboni, Sebastiano Tusa, Francesco Vergara Caffarelli e Fernando Villada Paredes. Il secondo libro Un mare di plastica ci parla degli Sconvolgenti risultati di una missione scientifica attraverso il passaggio a Nord Ovest e l’ha scritto il giornalista e fotografo Franco Borgogno. I numeri che riporta sono sconvolgenti: quasi cinquemilacinquecento

nome Leonardo D’Imporzano. Giocando sulle parole, la fotografia di copertina infatti mostra la sua mano che impugna una biro, ha titolato il libro Palombiro, Pagine dal fondo. Pochi sanno che i palombari costituiscono reparti di élite in oltre quaranta paesi al mondo, e ancora meno sanno che la Scuola della marina Militare Italiana ha una storia di oltre 164 anni alle spalle e che sono inquadrati nel Gruppo Operativo Subacquei dove si selezionano e si addestrano e hanno la loro sede presso il Raggruppamento Subacquei e Incursori Teso Tesei. Perché lo abbia scritto lo spiega lui stesso nell’introduzione “…io, primo giornalista embedded, che ha avuto l’opportunità di seguire l’80° Corso Ordinario Palombari dall’interno in un ruolo unico e privilegiato… il libro entra nel vivo del lato umano, ne esplora i risvolti in situazioni di assoluta straordinariatà… ”
Imporzano ha avuto la fondamentale collaborazione della Marina Militare e il libro è presentato dal Capo di Stato Maggiore Ammiraglio di Squadra Giuseppe De Giorgi.