In Sicilia i Musei del Mare crescono

Una delle sale espositive
Inaugurato a Sciacca il primo nucleo del Museo del Mare, all’interno del complesso “Fazello”, un’interessante mostra permanente di oggetti provenienti dal mare. Si tratta di due sezioni comprendenti l’una anfore e ceramiche di varie epoche recuperate in seguito a scoperte fortuite e sequestri, l’altra i pezzi d'artiglieria e gli oggetti recuperati nel corso degli scavi sistematici effettuati negli anni nell'area di “Cammordino” dove insiste un relitto di una nave commerciale naufragata nel 1581. Il relitto, una nave mercantile basco-genovese San Juan/Parissona grossa, naufragata nel gennaio del 1581 nella Baia di Cammordino – località Coda di Volpe di Sciacca, scoperto da Calogero Santangelo, è attualmente in corso di scavo da parte della Soprintendenza del Mare in collaborazione con i Gruppi Archeologici d’Italia.   
L’apertura di questo Museeo costituisce un traguardo importante poiché si realizza il sogno di tanti amanti del mare saccensi e non e, soprattutto, ripaga i sacrifici di tanti volontari che, dopo l’alluvione che alcuni mesi fa distrusse
la precedente mostra presso l’ex colonia marina, si misero all'opera per salvare i reperti dalla distruzione. È principalmente a Gaspare Falautano che si deve questo importante successo poiché per
anni ha lavorato affinché Sciacca avesse un Museo del Mare. A lui, al Comune e ai tanti volontari organizzati e non, va il merito di questo successo che permette alla città di Sciacca di dotarsi di un ulteriore presidio culturale. 
Nella foto a ds: In primo piano lo smeriglio Petriere e dietro la colubrina Batarde recuperati dalla Soprintendenza del Mare in località Coda di Volpe a Sciacca.