Mediterraneo, grande mare antico e pianura liquida

L’appuntamento del prossimo mercoledì, la presentazione del libro In viaggio tra Mediterraneo e storia, è di quelli da non perdere. Potrete incontrare personaggi che non è facile trovare tutti insieme. Prima di tutto i due autori, Sebastiano Tusa archeologo e direttore della Soprintendenza del mare Regione Sicilia e il saggista Carlo Ruta. Di Tusa ne abbiamo parlato decine di volte su questo nostro magazine. Inserite le quattro lettere Tusa nel campo “cerca” e non vi basterà un’ora per leggere tutto quello che abbiamo scritto su di lui.
Carlo Ruta, anche lui profondo conoscitore del Mediterraneo oltre che membro della Società Filosofica Italiana, sul nostro blog è una new entry. È il protagonista di una storia che ha interessato il mondo del web. Nel 2008 è stato condannato con una multa per la pubblicazione su internet del giornale di informazione civile Accade in Sicilia, non registrato in Tribunale. Si trattò del primo caso addirittura in Europa, che venne percepito come un attacco alla libertà della libera espressione.
Dopo quattro anni la Corte di Cassazione stabilì che l’informazione in rete non può essere considerata “clandestina” né un reato così Ruta venne assolto con formula piena che commentò: “questa sentenza, determinante per il destino della comunicazione in rete, ripaga i sacrifici fatti e l’impegno di tutti. D’ora in poi possiamo dirci davvero più liberi”. Cura il coordinamento storiografico e scientifico del progetto della giovanissima casa editrice – creata da Giovanna Corradini nel 2011 a Ragusa – Edizioni di Storia e Studi Sociali, nata  con una mission precisa: leggere e rileggere il passato storico, pubblica infatti testi e documenti del passato che ritiene meritevoli di riletture, con l’apporto di studiosi italiani e stranieri. E presta infine molta attenzione alle questioni civili del nostro paese. A coordinare gli interventi è chiamata Milena Romeo, presidente dell’Associazione culturale Cara Beltà, ovvero cara bellezza, come l’inizio di una famosa poesia di Giacomo Leopardi, il XVIII canto che il poeta dedicò alla sua donna.
In viaggio tra Mediterraneo e storia è il saggio di carattere geografico e etnologico nato dalla collaborazione tra Ruta e Tusa, studiosi di chiara fama. Basato su riferimenti archeologici, storico-politici e letterari parla del Mediterraneo come un grande mare antico descritto nelle centocinquanta pagine con tre capitoli. Il primo Luoghi e tracce del Mediterraneo antico, tra bisogni materiali, tecniche e culture, il secondo, Nel Medioevo dei tempi bui e delle rinascenze infine il terzo Sulle rotte della modernità si rifanno alla “pianura liquida – come l’ha definita Braudel – che è in grado di congiungere popolazioni, mescolare culture e stili di vita, creare relazioni civili anche nelle peggiori condizioni”. Così il libro parte citando Esiodo con le sue raccomandazioni per navigare “cinquanta giorni dopo il solstizio, quando volge al colmo l’estate spossante” e termina parlando del dramma dei profughi e dei migranti.