Occorre sottoscriverla il più possibile per poi mandarla all’Accademia di Svezia nonché promuoverla sui media.
È importante che chiunque la sottoscrive mandi una mail nobelpermatvejevic@gmail.com indicando nome cognome e qualifica con la sua firma in calce che avremo cura di conservare. Tanto più che purtroppo, mi riferiscono, Predrag non sta molto bene e che è ricoverato in una clinica di Mostar.
La lettera è stata preparata da Pino Aprile e Fabio Fiori. A corredo della lettera inseriamo alcune fotografie che in più occasioni mio marito, Maurizio, ha avuto occasione di scattare.
Nel 2012 Gaeta in occasione dello Yacht Med Festival gli ho conferito lo Yacht Med Award “per la sua carriera letteraria, e per il contributo culturale all’avvicinamento e alla collaborazione dei Popoli Mediterranei.” Per l’occasione e per la grande amicizia che ci lega ha scritto per noi un breve saggio che abbiamo pubblicato in maremagazime, questo è il link
http://libreriainternazionaleilmare.blogspot.it/2012/04/il-mediterraneo-di-ieri-e-di-oggi.html
Carissimi amici, mi attendo vostre e numerose adesioni.
Giulia D’Angelo
sul sito della libreria potete trovare due suoi libri:
http://www.ilmare.com/prodotti/breviario-mediterraneo.php
http://www.ilmare.com/prodotti/pane-nostro.php
Predrag Matvejevic è la sintesi dell'Europa, anche dell'Est, che si riconosce nel Mediterraneo e nella sua storia: nella sua vita, nella sua famiglia, nella sua opera letteraria e politico-letteraria, ai tempi della cortina di ferro, si ritrovano quasi tutte le etnie, le religioni, le nazionalità e le culture che oggi come ieri, qualcuno vuole trasformare in ragione di conflitto. Tutta l’opera di Matvejevic, ma in particolare il suo impareggiabile Breviario Mediterraneo, ripercorre quelle differenze presunte, mostrandone, come forse nessuno ha fatto, oltre lui e Braudel, quanto siano nostre, di tutti; mutandole, così, in ragioni di convivenza, arricchimento, scambio.
Ma, soprattutto, a Matvejevic si deve una concezione poetica altissima, che fonde la sua capacità di sentire con quella di capire i luoghi e le genti della sua Europa: egli ha elaborato la teoria della “geopoetica”, intendendo che sono i luoghi, sedimentando storia e sentimenti di tanti popoli, che emanano poesia; i poeti non la creano, quindi, ma semplicemente, con la loro maggiore sensibilità, la colgono e la “traducono” con i loro versi, mettendola a disposizione degli altri.
L'immensa modestia di Predrag ne nasconde il valore. La modestia è una grande virtù; portata all'esagerazione, è un delitto, perché danneggia il bene.
I fatti di questi giorni, e più in generale di questi anni, rendono tragicamente attuale l'ammonimento di Predrag Matvejević: “sono immense le incongruenze che hanno contrassegnato le diverse civiltà e culture del Mediterraneo, vecchie e nuove” e continua aggiungendo che “lo tradiamo accostandoci ad esso da punti di vista eurocentrici”. Perciò rimane di grande attualità, diremmo obbligatoria per tutti coloro che hanno a cuore una pacifica e fruttuosa convivenza mediterranea, la rilettura di “Mediteranski Brevijar”, pubblicato nel 1987 in serbo-croato e tradotto poi in francese, italiano e in tante altre lingue. In quei lontani anni Ottanta, gli occhi europei erano tutti rivolti a est, dimentichi del sud, che per l'Europa corrisponde con il Mediterraneo, “il mare della vicinanza”. Una vicinanza che per non rivelarsi conflittuale, deve praticare l’ascolto e accettare la convivenza nella diversità, storica, politica e religiosa. Questo è innanzitutto il primo insegnamento di “Mediterraneo. Un nuovo breviario”. Ma ancora dieci anni dopo, al College de France, malgrado la caduta del Muro, le tragedie balcaniche e l’esodo albanese, Matvejević ribadiva inascoltato che “L’immagine che ci offre il Mediterraneo non è affatto rassicurante”, invitando perciò tutti a conoscere e valorizzare “modi di essere e maniere di vivere comuni o avvicinabili, a dispetto delle scissioni e dei conflitti”.
Può essere sufficiente un libro per candidare al Nobel l'autore? Noi crediamo di sì.
Ma se ciò non bastasse, allora aggiungiamo il valore letterario e culturale, antropologico e storico, di tutti gli altri suoi libri, tra cui ci limitiamo a ricordare: “Epistolario dell’altra Europa”, “Mondo Ex: confessioni”, “Tra asilo ed esilio”. I titoli sono già sufficienti per riassume la tensione morale di Matvejević, volta alla comprensione dell’alterità culturale. In ultimo, “Pane nostro”, può essere letto anche come un manifesto della condivisione del più necessario e sacro degli alimenti dell’uomo.
Avanziamo perciò la candidatura al Premio Nobel per la Letteratura a Predrag Matvejević, nato a Mostar e cresciuto sulle rive del Mediterraneo che ha magistralmente narrato, guardando con grande attenzione e sensibilità genti e culture dei tre continenti che lo bagnano.
Comitato promotore
Pino Aprile giornalista e scrittore
Nicolò Carnimeo docente universitario e scrittore
Giulia D’Angelo (giornalista, scrittrice, Tridente d’Oro dell’Accademia Internazionale delle Scienze e Attività Subacquee)
Fabio Fiori (scrittore)
Fabio Pozzo (giornalista e scrittore)
Firmatari, fino ad oggi:
Cesare Accetta (artista)
Filippo Angelucci (docente universitario)
Laura Angiulli (regista)
Massimo Angrilli (docente universitario)
Monica Ardemagni (Project Manager Advocacy Programme – ICCROM)
Pier Paolo Balbo (docente universitario)
Donatella Bianchi (presidente WWF giornalista e scrittrice)
Maurizio Bizziccari (giornalista)
Michele Capasso (Architetto,Ingegnere, scrittore Fondazione Laboratorio Mediterraneo Napoli)
Alessandro Cassinis, (direttore Il Secolo XIX)
Luisa Chiodi (direttrice Osservatorio Balcani e Caucaso)
Antonio Alberto Clemente (professore universitario)
Maurizio De Giovanni (scrittore)
Giuseppe De Tomaso (Direttore Gazzetta del Mezzogiorno)
Antonio Di Natale ( Biologo Marino GBYP Coordinator Atlantic-Wide Research Programme on Bluefin Tuna - ICCAT)
Matteo di Venosa (ricercatore e docente)
Jaime L. Enseñat Benlliure (studio Ensenat Avvocato - Federazione Scrittori Spagnoli)
Silvio Ferrari (scrittore, traduttore)
Marco Firrao (editore Libreria Il mare)
Luigi Fozzati (docente di archeologia Soprintendente Soprintendenza Archeologica del Friuli Venezia Giulia,)
Giuliano Gallo (giornalista e scrittore)
Raffaele Giannantonio (docente universitario)
Rosalba Giugni (Presidente Marevivo)
Cristina Giussani (editore Mare di carta)
Davide Gnola (direttore Museo della Marineria Cesenatico)
Ennio Grassi (saggista e critico letterario)
Mimmo Jodice, (artista)
Helena Kaloper (traduttrice, poetessa)
Tiziana Krause-Jackson (Scrittrice Accademia cucina Madrid)
Oscar Iarussi (giornalista e saggista)
Cosimo Lacirignola, (segretario generale Ciheam Iamb)
Valeria Li Vigni (direttore Museo Palazzo Belmonte Riso Palermo)
Claudio Magris (scrittore)
Stefano Manferlotti (docente universitario)
Giuliana Manfredi (consulente editoriale)
Stefano Medas (archeologo navale)
Rosario Pavia (docente universitario)
Silvio Perrella (giornalista e scrittore)
Andrea Plebe (giornalista)
Folco Quilici (scrittore , fotografo,regista,documentarista)
Enrica Simonetti (giornalista e scrittrice)
Maurizio Scaparro (regista)
Giovanna Scianatico (docente universitario, direttore Centro Studi sul viaggio adriatico)
Pietro Spirito (giornalista e scrittore)
Ercole Sori (docente universitario)
Luca Tamagnini (fotografo)
Stasa Tensek (Assistant Coordinator Atlantic-Wide Research Programme for Bluefin Tuna -ICCAT))
Sebastiano Tusa (Archeologo-Soprintendenza del Mare della Regione Sicilia, Presidente Accademia Internazionale delle Scienze e Attività Subacquee)
Alberto Ulisse (docente universitario)
Antonio Felice Uricchio (Rettore dell’Università di Bari)
Lucio Zazzara (professore universitario)
Altri sottoscrittori di oggi:
Sergio Romano (giornalista e scrittore)
Elvio Guagnini (professore universitario e saggista)
Thomas Casadei (professore universitario)
Lanfranco Genito (educatore e giornalista)
Alexandra Toesca (costumista cinematografica)
Anna Mahjar Barducci (giornalista e scrittrice)
Massimo Quaini (geografo e professore universitario)
Georgia Corbo (editor)
Luisa Rossi (geografa e professoressa universitaria)
G. Carlo Cavinato (educatore)
Emilia Bersabea Cirillo (architetto e scrittrice)
Rossana Piccioli (etnografa e saggista)
Gian Ruggero Manzoni (artista e scrittore)