La particolarità di questo libro Quando guidavano le stelle sta nella definizione che lo stesso autore, lo storico medievalista Alessandro Vanoli, ne dà nel sottotitolo: Viaggio sentimentale nel Mediterraneo. Viaggio descritto in un racconto che parla di barche, di mare e di coste; di città antiche e di metropoli moderne, di porti ormai scomparsi e soprattutto di un tempo lontano quando erano le stelle a orientare il cammino e non i moderni GPS. In poco più di 200 pagine Vanoli è riuscito a condensare due millenni di storia del Mediterraneo suddividendoli in quattro navigazioni, attraversandolo di porto in porto e di epoca in epoca. Quattro navigazioni che ha realmente percorso impegnandolo in anni di studio e ricerche.
Un viaggio partito da Atene al tempo di Socrate, Cartagine al tempo della terza guerra punica, il porto di Ostia all’apogeo dell’impero romano e poi Costantinopoli, Valencia e il Cid Campeador, sino a Napoli agli inizi del Novecento infine ai giorni nostri.
Quattro tappe, ognuna per raccontare una storia di grandi eventi ma anche di personaggi secondari o quasi dimenticati, in un mélange di passato e presente. Anche se questo non è un libro di storia, rimane un libro scritto da uno storico che parla di personaggi realmente esistiti collocati in un contesto coerente con la loro epoca.
La bibliografia è trasformata, nella corposa appendice, in strumenti di navigazione che spiegano nel dettaglio le scelte prese dall’Autore, le fonti a cui fa riferimento e concetti e problemi non inseriti nel testo.
Le illustrazioni tratte dal libro
In alto Atlante Catalano, sotto la Carta circolare del mondo da una copia del Libro di Ruggero di al-Idrisi, 1154
Un viaggio partito da Atene al tempo di Socrate, Cartagine al tempo della terza guerra punica, il porto di Ostia all’apogeo dell’impero romano e poi Costantinopoli, Valencia e il Cid Campeador, sino a Napoli agli inizi del Novecento infine ai giorni nostri.
Quattro tappe, ognuna per raccontare una storia di grandi eventi ma anche di personaggi secondari o quasi dimenticati, in un mélange di passato e presente. Anche se questo non è un libro di storia, rimane un libro scritto da uno storico che parla di personaggi realmente esistiti collocati in un contesto coerente con la loro epoca.
La bibliografia è trasformata, nella corposa appendice, in strumenti di navigazione che spiegano nel dettaglio le scelte prese dall’Autore, le fonti a cui fa riferimento e concetti e problemi non inseriti nel testo.
Le illustrazioni tratte dal libro
In alto Atlante Catalano, sotto la Carta circolare del mondo da una copia del Libro di Ruggero di al-Idrisi, 1154