Giancarlo Riso |
Questi
ultimi dieci giorni che abbiamo passato a Favignana, Giulia come organizzatrice
e ufficio stampa della Nuova Settimana delle Egadi e il sottoscritto come
accompagnatore e reporter a tutto campo, sono stati un’immersione totale nei
ricordi delle lunghe stagioni, quasi vent’anni, di frequentazioni di quello
splendido Arcipelago. Ma soprattutto è stata una piacevole scoperta nel vedere
quanto si sia qualificata l’isola dal punto di vista della ristorazione.
Relatori della rassegna e giornalisti al seguito sono stati guidati in un tour gastronomico di tutto rilievo e hanno potuto verificare di persona l’enorme salto di qualità dei ristoranti, giorno dopo giorno una scoperta veramente sorprendente e inattesa. Nel nostro modesto blog ve ne proponiamo alcuni a cominciare da uno dei nuovi nati. Si chiama Quello che c’è… c’è, e vi sorprenderà sapere che il titolare, Giancarlo Riso, è romano e romanista, tanto che appena si entra nel locale si nota ben evidente, incorniciata, la maglietta di capitan Totti.
Relatori della rassegna e giornalisti al seguito sono stati guidati in un tour gastronomico di tutto rilievo e hanno potuto verificare di persona l’enorme salto di qualità dei ristoranti, giorno dopo giorno una scoperta veramente sorprendente e inattesa. Nel nostro modesto blog ve ne proponiamo alcuni a cominciare da uno dei nuovi nati. Si chiama Quello che c’è… c’è, e vi sorprenderà sapere che il titolare, Giancarlo Riso, è romano e romanista, tanto che appena si entra nel locale si nota ben evidente, incorniciata, la maglietta di capitan Totti.
La nostra inviata, Elena Dak |
Il pezzo che segue lo abbiamo
“commissionato” a un’inviata molto speciale, si chiama Elena Dak. È scrittrice,
il suo vero nome è Elena Dacome, usa lo pseudonimo come
fece prima di lei il padre perché il vero cognome risultava sempre
incomprensibile ai più. Furono gli editori a scegliere Dak. È una giovane
veneziana che fa del viaggio il proprio mestiere e lavora da decenni come guida
in Africa e Asia per Kel12. Antropologa di formazione, parte per viaggi
particolari sulle orme dei nomadi, la sua grande passione. Autrice de La Carovana
del sale per Corbaccio e Sana’a e la notte per Alpine Studio.
Se mare e cibo si intrecciano… è il titolo che ha dato al suo pezzo.
Fu la
trasparenza dell’acqua del porto di Favignana a cambiare i destini di Giancarlo
Riso, nato romano ma diventato figlio di Sicilia. È una famiglia di cuochi la
sua, e di buongustai: una di quelle per le quali il buon cibo, il tempo
trascorso a tavola e le chiacchiere su memorabili mangiate di pietanze prelibate
danno senso a tutto il resto.
a sn. Gianluca Riso con lo chef Driss Slimani |
Suo padre era cuoco per i padri spagnoli Teatini
a S. Andrea della Valle e lui passò l’adolescenza tra libri di scuola e fine
settimana vissuti nei ristoranti a fare il cameriere, a spiare ricette e
indovinare gli ingredienti dagli aromi. La passione è diventata un mestiere ma
non da subito. Tutto il tempo libero è dedicato ad apprendere i segreti della
norcineria e macelleria, i tagli della carne e del pesce, i segreti e le
tecniche della lavorazione degli alimenti necessarie per valorizzarne le qualità e utili a
raffinare la loro degustazione. Lascia il lavoro sbagliato e fa della cucina
fonte di impresa. La Sabina, Rieti e Roma diventano i luoghi prediletti in cui
fondare tre case del gusto a cui attribuisce sempre lo stesso nome: Quello che
c’è…c’è. Nessun’altra combinazione di parole potrebbe rendere con maggior
chiarezza la filosofia che lo anima: mangiare il cibo che il territorio circostante
produce e quello che la stagione offre. Nel 2003 una vacanza a Favignana da
cari amici rimescola le carte e quella limpidezza al porto rovescia tutti i
progetti e la vita in un sol sguardo. Durante la vacanza dedicata alla passione
per il mare, la pesca subacquea e le immersioni, Giancarlo si guardò intorno e
dopo un anno con l’amico Rino è già ai fornelli del ristorante Amici del mare.
La tradizione di famiglia tuttavia è più forte e dopo due anni nasce anche a
Favignana “Quello che c’è…c’è” in cui valorizza le conoscenza della fauna
ittica tra le più ricche del Mar Mediterraneo e lavora tonni fino a 170 kg. Due
carrelli furono necessari allora per trasportare quella bestia, lucida e
odorosa di mare, in cucina. Le sorelle Maria e Giovanna Guccione furono fari
per lui, punti di riferimento e fonte di consigli oltre che destinatarie di
stima profonda. Dopo qualche anno anche i figli Gianluca e Simone, custodi di
preziose esperienze nei più prestigiosi ristoranti romani, e il fratello Paolo
ristoratore da sempre e acuto sommelier dell’AIS , scendono a Favignana facendo
del ristorante fondato da Giancarlo una fucina familiare in cui inventiva, qualità,
freschezza e valorizzazione dei prodotti della Sicilia si traducono in ricette
che ammaliano i palati degli ospiti, italiani e stranieri dell’isola.
Nel 2014
nasce anche il Kiosko Bar Marasolo, che si affacia sul mare di Punta Lunga: uno
dei posti più belli dell’Isola rivolto a ovest verso il Preveto. La vetrina del
pesce è un tripudio di pesci che solo poche ore prima svirgolavano nei fondali
turchesi intorno all’isola; focacce fresche, piatti romani, cuscus e tajine
marocchine, crudi valorizzati con frutta e spezie del Medio Oriente, dolci di
pistacchi e mandorle valgono più di una sosta in questa prua.
Gran crudo di mare |
Insalata siciliana |
Elena
Dak
e buon appetito…
Della Carbonara
di mare vi diamo anche la ricetta. Vi assicuro, dopo averla degustata, che è da 10+
Mettete
in una padella un filo di olio extravergine di oliva, pochissimo aglio tritato
e del peperoncino.
Nel
frattempo cuocete gli spaghetti in acqua salata.
Scaldate
l’olio nella padella e aggiungete cozze, vongole, gamberi, uno scampo e un
gamberone rosso di Mazzara del Vallo. Coprite la padella con un coperchio fino
a quando i molluschi non si sono aperti.
Scolate
la pasta “al dente e mantecate nella padella lontano dal fuoco
Aggiungete
un rosso d’uovo, poco pepe bianco e una spolverata di pecorino romano. Cercate
di creare un insieme cremoso.
Impiattate
e guarnite con un’ultima spolverata di pecorino e pepe.
Spaghetti con ricci |
– gran crudo composto da carpaccio di tonno, carpaccio di
spigola, tartare di tonno, gamberone rosso di Mazzara, scampo, il tutto condito
con agrumi, pistacchio e fragole.
– insalata siciliana composta da lattuga, finocchio,
pomodori secchi, pomodori pachino, acciuga, capperi, olive, origano e olio d’oliva
siciliano.
– classico spaghetto con i ricci, molto semplice, aglio, olio e
ricci di Favignana.
– grigliata mista composta da pesce spada al salmoriglio, tonno alla
menta, calamaro grigliato, gamberone rosso di mazzara e scampo.
– una tartare di tonno condita con succo d’arancio, succo di limone,
cipolla rossa, capperi, sedano olio d’oliva e fragole.
– classico del ristorante la degustazione tipica, composta da
caponata, panelle, insalata di polpo, polpettine di tonno e alici marinate agli
agrumi.
Grigliata mista |
Tartare di tonno |
e buon appetito…