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| Marco Firrao mostra un foglio dell’Atlante |
Racchiuso in un’elegante confezione con un astuccio esterno è un oggetto – lo definirei un libro non libro – dal design unico, contiene l’Atlante del Regno di Napoli ridotto in sei fogli nella versione corretta del 1816, ed un testo bilingue italiano-inglese di 30 pagine nel quale lo storico Vladimiro Valerio ne racconta le vicende e la realizzazione.
Ciascuno dei sei fogli è accuratamente piegato in nove parti da 17x24 centimetri, quando è aperto ne misura 138x144! La tecnica di stampa è a incisione su carta pregiata di alto spessore.
Fu realizzato per ordine di Sua Maestà Giuseppe Napoleone I, Re di Napoli e Sicilia, Principe francese e Grande Elettore dell’Imperio dal cartografo Giovanni Antonio Rizzi Zannoni, Direttore del Gabinetto Topografico di S. M.
Così Vladimiro Valerio introduce il suo saggio:…La mappe sono organismi viventi. Questa osservazione contraddice la nostra inveterata abitudine a veder le mappe, antiche o moderne che siano, come delle istantanee, come un ritratto di famiglia, dove ogni cosa ed ogni persona sono colte in un preciso momento, dove il prima e il dopo non sembrano esistere.
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| L’Atlante completo |
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| Astuccio e fogli aperti |
È come avere a disposizione non solo un fossile, ma una serie di essi che individuano i vari momenti dell’evoluzione di quell’organismo.Con un po’ di cura e di fortuna e possibile ricostruire la storia di ogni documento cartografico, anche dell'Atlante del Regno di Napoli ridotto in VI fogli che riproduce uno dei momenti della sua lunga e articolata esistenza. L’Atlante è privo di data, manca il nome del committente, certamente un Re a giudicare dallo stemma che compare nel frontespizio, che occupa gran parte del secondo foglio…
Chi ha voluto Ia carta? perché? e qual’è la sua data di nascita, Ia sua storia?…


