Bandiera dei pirati |
Costantino Meucci, chimico esperto di conservazione, presenta il progetto per la creazione del Museo della Pirateria a Ile-à-vache per conto del Ministro del Turismo della Repubblica di Haìti. Il progetto è inserito nell’ambito dello sviluppo turistico di quelle zone approfittando della convenzione con l’Unesco per la protezione del patrimonio archeologico subacqueo mondiale.
Henry Morgan |
L’isola divenne, così, un centro nevralgico per tutte le attività di pirateria che videro il loro massimo momento di gloria nei decenni a cavallo del XVII e XVIII secolo.
È storia che nel 1669 il famoso bucaniere Henry Morgan si ormeggiò con una flotta di dieci vascelli al ridosso della Isla Vaca per festeggiare il sacco della città di Portobello. Ma la fortuna, si sa, è spesso alterna e riserva sorprese spesso sgradevoli: nel bel mezzo dei festeggiamenti, infatti, per un banale incidente la fregata Oxford, nave ammiraglia della flotta, esplose affondando in breve tempo.
Île-à-vache: un cannone |
dell'UNESCO non vide mai la luce.
Nel sito della libreria http://www.ilmare.com/prodotti/pirati_22.php sono ben 28 le pagine dedicate all’argomento Pirati e pirateria, comprese le bandiere e i cappelli
Cappello con visiera |
Pirati dei Caraibi |
Non è più la ricerca dei tesori dei bucanieri o delle prove concrete della loro presenza nell’area, ma un’azione volta a creare gli strumenti per la conservazione del patrimonio archeologico subacqueo nazionale, e, attraverso questa, lo sviluppo economico e turistico di un’area che si distingue anche per la sua bellezza e per l'integrità del suo ambiente subacqueo.
Jolly Roger |
Storia della pirateria |
In questo primo anno, l’attività pratica prevede lo studio e la documentazione di un relitto di vascello affondato sulla barriera della Punta dell’Abacou e la progettazione del Museo della Pirateria consistente in due sezioni: una sede museale a terra nella quale si collocherà il laboratorio di restauro, e un museo subacqueo ove sarà riproposto il sito del naufragio oggi non visitabile e correttamente conservabile a causa delle forti correnti oceaniche che investono l’area.
Costantino Meucci |
Costantino Meucci, chimico conservatore, coordinatore del progetto e responsabile della
conservazione,
Claudio Mocchegiani Carpano, archeologo Direttore CCPAS (Centro di Coordinamento delle Prospezioni Archeologiche ), responsabile della documentazione topografica e dell'analisi storica del sito,
Marta Nardella, oceanografa, incaricata dello studio dell'impatto ambientale sulla barriera corallina,
Ferdinando Calderini, istruttore subacqueo e operatore tecnico di archeologia subacquea, responsabile della sicurezza,
Simone Mocchegiani Carpano, istruttore subacqueo, incaricato della documentazione fotografica.
La campagna di ricerca e documentazione si svolgerà dal 10 marzo al 10 maggio del 2014.