Elisha Linder |
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Linder e il rostro di Athlit al Museo Marittimo di Haifa |
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Università di Haifa, Museo Hecht, la nave di Ma’agan Mikhael |
Se Elisha fosse ancora in vita sono convinta che sarebbe con noi a festeggiare il ritrovamento dei rostri come aveva auspicato durante il convegno di archeologia subacquea organizzato nel 1985 a Favignana.
Quello che segue è il mio articolo pubblicato nel 2010 sul mensile Archeologia Viva per ricordare Elisha.
Le Chaim, Elisha!
Quando in Israele si alza il calice e si urla “Le Chaim” (Alla Vita), non importa da quale nazione si arrivi o quale religione si professi, non importa l’età o la classe sociale a cui si appartiene, e soprattutto non importa la lingua che si parla. Quando in Israele si urla Le Chaim tutti capiscono. Le Chaim è universale!
Giulia D’Angelo
Il 7 giugno 2009 ci ha lasciato Elisha Linder: fondatore della Undersea Exploration Society of Israel (UESI), docente di Storia antica e direttore del Centro di studi marittimi all'Università di Haifa, insignito del Tridente d'Oro dell'Accademia internazionale di scienze e tecniche subacquee, membro del Comitato scientifico di Archeologia Viva. Nato nel 1924 in Romania, a undici anni emigra in Palestina. Lascia Israele per studiare negli Stati Uniti e vi torna nel 1953. Nel 1955 Elisha e la moglie Pnina entrano nel kibbutz Ma'agan Mikhael, un luogo cruciale nella vita dell'archeologo.
L’archeologia marina in Israele è nata quasi per caso, con i pescatori che tiravano su i reperti impigliati nelle reti. Il kibbutz Ma'agan Mikhael trenta chilometri da Haifa, tra Cesarea e Dor, divenne il punto di raccolta di quei primi ritrovamenti.
Poi Elisha, con un gruppo di sommozzatori della Marina, di storici e archeologi, creò la UESI (guidata insieme a Avner Raban): i sommozzatori portavano Elisha sott'acqua e lui insegnava loro la storia… Furono esplorati molti siti sulle coste mediterranee e del mar Rosso. Linder, con la collega Sara Arenson, fondò anche la Society for the Advancement ofMan and Sea per sostenere la strategia delle ricerche multidisciplinari. “Se si prende il mare come comune denominatore – sosteneva – si può costruire un ponte tra scienze umanistiche e tecnologiche”. Così prese corpo quella che Elisha definì “Oceanologia umanistica”. Al secondo Convegno di archeologia subacquea che organizzai a Favignana per l'Azienda del turismo di Trapani invitai Elisha Linder, che aveva lavorato a Athlit sul rostro di una nave da guerra ellenistica.
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Giulia D’Angelo e Elisha Linder nel kibbutz 1989 |
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Pnina, Elisha e Giulia nel kibbutz nel 2005 |
Linder si è sempre reputato fortunato ad avere recuperato quel bellissimo rostro di nave da guerra e un relitto navale praticamente davanti a casa. Raccolse intorno a sé dei veri appassionati del mare. Trovò donatori che sostennero le sue ricerche. Sognò e pianificò progetti, come la costruzione di una nave gemella a quella di Ma'agan Mikhael, che avrebbe dovuto veleggiare nel Mediterraneo per un messaggio di pace...
La nave di Ma’agan Mikhael
Nel mare antistante il kibbutz Ma'agan Mikhael è stata ritrovata la nave che ne porta il nome. Lo scavo fu effettuato nel 1988·89. Èuna piccola imbarcazione da carico a vela, rinvenuta in ottimo stato di conservazione. Lo scafo risulta di matrice fenicia, costruito in tecnica mista (cucita e con mortase e tenoni).
Fra il carico c'era anche un’ancora in legno – un unicum – che testimonia il passaggio tra il ceppo in pietra e quello in piombo. Sono stati ritrovati oggetti di ceramica, manufatti decorativi in legno, attrezzi da carpentiere, resti di cibo, funi, una pietra abrasiva, un lingotto di piombo e dodici tonnellate di pietre, probabilmente materiale da costruzione. Il C14 e l'analisi delle ceramiche hanno consentito di datare la nave a fine V sec. a.c., ma non è stato possibile stabilirne la provenienza. Lo scafo è stato smantellato sott’acqua e trasferito per il processo di conservazione (durato sette anni) al laboratorio dell'Università di Haifa, quindi, nel marzo 1999, è stato sistemato nella nuova ala del Museo Hecht dedicato a Linder presso lo stessa Università.
Concretizzando l'idea di Linder, docenti e studenti hanno iniziato a costruire una replica della nave.
Info: http://multimedia.haifa.ac. il/maagan
Il rostro di Athlit
Venti chilometri a sud di Haifa, poco distante dal porto di Athlit, nel 1980 fu rinvenuto per caso da uno studente di Linder il rostro di una nave da guerra del periodo ellenistico tolemaico datato fra III e Il sec. a.c. Si tratta di un grosso blocco di bronzo (600 chili, 2 metri e 30 di lunghezza, 80 centimetri di altezza), fuso direttamente sul dritto di prua della nave. Su entrambi i lati è decorato con simboli a rilievo delle principali divinità dei naviganti: il tridente di Poseidone, l’elmo di Castore e Polluce.
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Oren Linder sulla tomba del padre |