Nella grande rete che abbiamo gettato nel mare del Web a caccia di notizie, è finita questa pubblicata il 2 settenbre dal quotidiano Secolo XIX di Genova. La riprendiamo nche perché capita a proposito di quanto abbiamo scritto nel servizio “Che tonno mangiamo?”
Era etichettato come Thunnus tynnus, il pregiato tonno rosso, ma all’interno le confezioni contenevano invece “tonno a pinne gialle” e “tonno obeso”, di valore commerciale nettamente inferiore. La denuncia è della Capitaneria di Porto di Genova che ha effettuato il maxi sequestro in un supermercato di Genova Bolzaneto e in una piattaforma di distribuzione commerciale del pavese.
Il commento è dello stesso Giovannio Basciano, vice Presidente dell’AGCI, l’associazione nazionale delle cooperative di pescatori.
La notizia di quest’ultimo sequestro di tonno "pinna gialla" venduto per "tonno rosso" dimostra che quello che diciamo da anni è vero: i consumatori vengono truffati dai distributori e dai ristoratori che vendono un prodotto di poco valore per uno pregiatissimo. Ma altrettanto grave è il fatto che queste contraffazioni danneggiano il settore della pesca che ha visto ridurre la propria capacità e la quota di pesca e nel contempo deve competere con i falsi tonni. Occorre che i produttori promuovano immediatamente un marchio che certifichi oltre la specie anche il rispetto delle normative e tutto ciò che sarà fuori dal marchio non potrà che essere illegale o contraffatto, tutelando in questo modo anche i consumatori
Era etichettato come Thunnus tynnus, il pregiato tonno rosso, ma all’interno le confezioni contenevano invece “tonno a pinne gialle” e “tonno obeso”, di valore commerciale nettamente inferiore. La denuncia è della Capitaneria di Porto di Genova che ha effettuato il maxi sequestro in un supermercato di Genova Bolzaneto e in una piattaforma di distribuzione commerciale del pavese.
Il commento è dello stesso Giovannio Basciano, vice Presidente dell’AGCI, l’associazione nazionale delle cooperative di pescatori.
La notizia di quest’ultimo sequestro di tonno "pinna gialla" venduto per "tonno rosso" dimostra che quello che diciamo da anni è vero: i consumatori vengono truffati dai distributori e dai ristoratori che vendono un prodotto di poco valore per uno pregiatissimo. Ma altrettanto grave è il fatto che queste contraffazioni danneggiano il settore della pesca che ha visto ridurre la propria capacità e la quota di pesca e nel contempo deve competere con i falsi tonni. Occorre che i produttori promuovano immediatamente un marchio che certifichi oltre la specie anche il rispetto delle normative e tutto ciò che sarà fuori dal marchio non potrà che essere illegale o contraffatto, tutelando in questo modo anche i consumatori