Amo circolare |
Ami J tradizionali |
Caretta caretta |
In particolare la sperimentazione degli ami circolari è stata condotta allo scopo di verificare se questi pescassero meno tartarughe rispetto agli ami di tipo J e se gli ami di tipo C allamassero le tartarughe più superficialmente rispetto agli ami di tipo J.
I risultati delle ricerche hanno visto nel primo caso una riduzione delle catture accidentali della specie protetta Caretta caretta. Nel secondo caso invece l’entità delle catture non diminuisce, ma la posizione superficiale dell’amo riduce il danno all’animale.
Ma la cosa più importante per i pescatori, è che la pesca di pesce spada non è diminuita tra i due tipi di ami.
Motivo per cui questo nuovo tipo di amo dovrebbe poter essere introdotto nelle marinerie senza conseguenze negative per i pescatori. A conferma di ciò, i comandanti dei pescherecci che hanno effettuato queste cale hanno ufficialmente richiesto di poter trattenere gli ami di tipo C introdotti nel palangaro.
L’utilizzo dell’amo circolare ha avuto conseguenze interessanti anche sui trigoni viola (Pteroplatytrygon violacea), i quali vengono in genere lasciati in mare feriti o menomati dai pescatori durante l’operazione di recupero dell’amo.
L’amo di tipo C è infatti risultato significativamente efficace nel ridurre il numero di esemplari allamati rispetto all’amo J tradizionalmente usato. È per questo che la Commissione ha finanziato un nuovo progetto Life (Sharklife) tra i cui partner c’è ancora una volta l’Agci che in alcune marinerie siciliane, calabresi e pugliesi continuerà la attività di diffusione degli ami circolari tra i pescatori di palangaro con l’obiettivo di una riduzione di almeno il 20% delle catture accidentali di tritoni, ma non solo.
Trigone viola |