“In alto mare” con Paolo Bernacca

Le due illustrazioni che, come un inciso, aprono il post, meglio di mille parole identificano la personalità di Paolo, la sua grande passione per il Mare e per tutto ciò che lo circonda.
Come ad esempio i fari, che con il mare vivono, e che “lui” definisce “luoghi privilegiati dell’orizzonte marino”.
Il “lui” è Paolo Bernacca grafico e illustratore dal 1980, artista da sempre. “I primi fari ho cominciato a disegnarli a Kabelvag – racconta – in occasione di un viaggio in Norvegia alle isole di Lofoten nell’agosto del 1991. Così mi sono appassionato a queste costruzioni architettonicamente essenziali, torri al confine tra il regno terrestre e quello marino, luoghi privilegiati di osservazione”. Evidente l’ispirazione a Giulio Cesare che nel De Bello Civili scrive: Faro è una torre di grande altezza e di mirabile architettura costruita su un’isola; il nome le è derivato dall’isola stessa.


Da quel momento il percorso di una lunga serie di opere dedicate ai fari e al mare che termina con il progetto “In alto mare”.  Dai disegni con le matite colorate degli inizi passa dalla tela al legno riciclato da scarti di falegnameria con estrema facilità creando suggestioni e effetti particolari.

Quest’anno festeggia i suoi primi sessant’anni insieme alla moglie Paola e a Alice, Fulvia e Francesco, i suoi gioielli. Sua madre, Bepy, è di Fivizzano, un paesino in provincia di Massa Carrara, dove ha voluto che Paolo nascesse. per tornare però subito a Roma, dove ha sempre vissuto. Soprattutto perché il marito, l’ Ufficiale Edmondo Bernacca, era parecchio impegnato nel servizio meteo fino a quando nel 1968  creò per la RAI la trasmissione “Il tempo in Italia” diventata poi  “Che tempo fa”. Il padre trasformò le prevision meteoi in uno spettacolino, dove molti di noi hanno familiarizzato con millibar ed isobare, scoprendo finalmente, seguendo la sua bacchetta, dove fossero le Azzorre e che significasse anticiclone.
Era talmente popolare che il suo cognome evocava frasi come “nebbia in Val Padana” e per chi è nato negli anni ’60, la riprova è che Fabio Fazio ha intitolato il suo ultimo programma proprio “Che tempo che fa”.

Invece Paolo anziché seguire le orme del “Colonnello”, come tutti noi lo ricordiamo, si è laureato in Scienze Politiche e contemporaneamente, tanto non guasta, si è diplomato in Industrial Design, la sua vecchia e autentica passione. “Ho sempre avuto – dice quasi a giustificarsi – molta facilità nel dipingere, ho preso da mio padre che era abbastanza bravo a tenere in mano la matita.”
“Trent’anni di professione volati via – commenta – ricordo i primi anni delle collaborazioni con le illustrazioni che facevo per diversi settimanali come Panorama, L'Espresso, Il Globo, La Repubblica e Giunti Editore passando per l’inserto Fine Secolo curato da Adriano Sofri, del quotidiano Reporter .”  Ora invece, con il suo “Studio di immagine e comunicazione” si dedica soprattutto alla grafica creativa, “Curo molto l'aspetto artistico – sottolinea – e quello che mi dà maggiori soddisfazioni, l'ho sempre fatto, è un modo per condividere la mia passione con i clienti.”
Da  circa tre anni ha lanciato Un Mare di Passione un’interessante iniziativa, un concorso fotografico dedicato al mare e al litorale laziale, in collaborazione con Tiziana Chieruzzi e Annalucia Nicosia, anche loro “Palocchine” (così si chiamano gli abitanti di Casal Palocco, il quartiere residenziale alle spalle di Ostia Lido dove Paolo vive).
Paolo oltre ad essere un nostro grande amico, da tempo cura la comunicazione de Il Mare Libreria, e la parte grafica de Il Mare Edizioni. Ovviamente alcune sue opere sono esposte e in vendita presso la nostra libreria.