Luca Tamagnini presenta la sua opera, il maxi calendario 2018

Libreria Il Mare: Luca Tamagnini con il suo calendario
L’autore delle dodici immagini che compongono questo calendario 2018 sono di Luca Tamagnini, un intraprendente “giovanotto” di 55 anni che per arrivare a risultati d’eccellenza compone le sue fotografie come fosse un pittore.
Per avere un buon scatto di paesaggio costiero e lavorare in situazione di luce forti come in Mediterraneo, e ottenere bellissime tonalità e morbidezze sceglie le aurore o i crepuscoli quando la luce è molto morbida e leggera, con pose molto lunghe anche di minuti. Alla tecnica tradizionale dello scatto singolo aggiunge anche il foto stitching, il metodo più usato per combinare più immagini per ottenere un panorama. Usa la pellicola negativo colore per la sua Fuji, una macchina panoramica 6x17 che monta un obiettivo da banco ottico. In pratica il risultato sono tre 6x6 affiancati. Ha scelto il negativo perché si presta molto bene a essere scansionato  “in casa” con uno scanner Imacon a tamburo che arriva a ottenere file
anche di 200 Mb. La postproduzione importantissima non si affida soltanto al monitor, anche se è tarato, ma fa prove colore molto fedeli con una stampante Epson che utilizza per delle stampe Fine Art dai risultati eccellenti. Il formato maxi del calendario il 50x70, la carta spessorata  è la Tatami della Fedrigoni che a differenza di quelle con la cellulosa piena hanno più spessore e sono più leggere e hanno una patinatura non esagerata, quindi anche meno inquinanti, e nello stesso tempo hanno un bel bianco caldo. Nel mondo delle carte la Tatami è una delle migliori per uso fotografico. La tecnica di stampa è
considerata digitale perché non passa per le classiche lastre, anche se è una quadricromia, invece del classico RGB poi a differenza di un plotter che si muove, la stampa avviene con un rullo dai
tantissimi ugelli inkjet molto veloce, risultato una grossa definizione senza alcuna retinatura. Con questa stessa tecnica Tamagnini sta preparando un libro, riutilizzando un lavoro fatto con Folco Quilici  negli anni ’90 quando girarono tutta l’Italia con gli elicotteri della Marina Militare. L’esperienza con Quilici è stata fondamentale nella formazione professionale di Luca, che ha conosciuto a Mogadiscio dove è nato e ha vissuto fino alla prima gioventù.
Folco capitò in Somalia per uno dei suoi tantissimi documentari nei primi anni ’70, dove incontrò la madre di Luca che poi sposò. Da allora Folco è stato la sua persona di riferimento, il maestro per quanto riguarda il catturare paesaggi, all’inizio il suo compito era quello da assistente che aveva la cura di tutte le macchine fotografiche ma soprattutto valido aiuto quando c’era da fare lavori molto complicati come quelli dall’elicottero.
Folco dava molta più importanza alla macchina da ripresa e quindi gli lasciava la parte fotografica vedendo che stava diventando bravo.  “L’amore per la fotografia – ha confidato – mi è venuto in archivio vedendo le foto degli altri perché da Folco passava in sacco di gente poi gestendo le foto che faceva lui ho imparato a scegliere e a capire quando la fotografia si considera bella che è una cosa molto difficile. Quella prima gavetta molto importante – continua – e fondamentale uniti ai tantissimi rapporti con studiosi, artisti che frequentavano lo studio di Folco mi hanno dato un quella cultura all’immagine che a me autodidatta mancava. Per me è stata una vera guida anche perché il suo luogo di lavoro era come la vecchia bottega dell’artigiano molto frequentata da professionisti di ogni genere e soprattutto da operatori e altri registi con i quali avevo scambi.” Sempre a Mogadiscio ha conosciuto sua moglie, Lavinia Massoli Novelli, fondamentale collaboratrice e vera artefice, nella gestione della loro casa editrice PhotoAtlante fondata nel 2000. 
Luca così ha avuto il coraggio di recuperare tutti quegli scatti di quel lavoro con Quilici, ora va in tutti quei posti dove non erano andati o in quei posti tipo i faraglioni di Capri che avevano bisogno di una nuova foto più ispirata e non dal cielo. Il risultato sarà un’opera monumentale di 400 pagine, uscirà la prossima primavera, con un bel formato quadrato 29x29 centimetri editato ovviamente da Photoatlante che si è specializzata anche nella stampa delle fotografie di paesaggi costieri e marini con la tecnica Fine Art, stampe fotografiche digitali di grande formato suo una carta speciale adatta durare nel tempo. Le carte sono di eccezionale qualità dallo spessore e grammatura elevate, 320 gr  accoppiate poi su uno speciale pannello dello spessore di 3 millimetri. Ultima chicca di PhotoAtlante è quella degli eBooks fotografici, il primo della serie è Sardegna Mari e Coste Villasimius.
Ovviamente il calendario lo potrete ammirare e acquistare nella nostra libreria